Per la sua forma, il panettone di Natale è anche conosciuto come il dolce del Duomo di Milano. Tra l’altro, si ritiene che i primi panettoni furono realizzati proprio a Milano. Al riguardo, esistono numerose leggende. Una prima versione fa risalire la nascita di questo dolce ai tempi di Ludovico il Moro. Il dolce per la cena regale di Natale si stava bruciando per cui il cuoco Tony per nascondere l’accaduto lo guarnì con uvetta e frutta candita. Un vero successo. Nacque, pertanto, il” Pane del Toni”, da cui il nome “panettone”. Un seconda versione attribuisce la ricetta ad una certa suor Ughetta (uvetta in milanese) cuoca di un povero convento milanese. Suor Ughetta per far felice le proprie consorelle preparò il dolce utilizzando gli ingredienti rimasti in cucina. Prese l’impasto del pane al quale aggiunse zucchero, uova, uvetta e canditi. Con il coltello segnò sul pane un segno di croce, come benedizione, La consorelle furono entusiaste del dolce preparato da suor Ughetta. L’evento coinvolse tutti i milanesi che per venirne in possesso cominciarono a fare offerte al convento. Una terza versione farebbe risalire il panettone ad un “grosso pane” dolce che veniva consumato durante la cene di Natale. Sebbene non è l’unico dolce ad allietare le feste natalizie, è sicuramente quello maggiormente consumato nelle molteplici varietà in cui viene oggigiorno preparato, persino farcito con salumi e formaggi vari. Si presenta con una base circolare, alto 30/40 cm a forma di cupola. Si realizza con un impasto di farina, acqua e uova, cui si aggiunge burro, frutta candita, uvetta e bucce di arancio e cedro.