Il Capodanno è il primo giorno dell’anno ed oggi si festeggia il primo di gennaio in tutti i paesi in cui si usa il Calendario Gregoriano. Gli antichi Babilonesi ed anche i Romani, festeggiavano il Capodanno quando la terra rinasceva, cioè all’inizio della primavera. In realtà sotto l’impero romano, la data veniva spostata dai vari imperatori, fu Giulio Cesare a creare nel 46 a.C. il calendario Giuliano secondo il quale l’anno inizia il primo gennaio. Questo giorno per i Romani era un giorno festivo, in cui ci si scambiava doni e si passeggiava con gli amici. Nel Medioevo il Calendario Giuliano era adottato da molti paesi, ma la data di inizio dell’anno continuava a variare. Solo con il papa Gregorio XIII la data del primo gennaio diviene comune a tutti i paesi grazie al Calendario Gregoriano. Molte chiese ortodosse continuano a seguire ancora oggi il calendario Giuliano ed il capodanno viene celebrato il giorno quattordici gennaio. Il giorno di Capodanno oltre ad essere una festa civile è anche una festa religiosa per molte chiese. Qualunque sia la data, il giorno di capodanno viene sempre festeggiato con una serie di rituali che variano di paese in paese. Secondo la nostra tradizione, l’usanza più seguita è quella di aspettare il nuovo anno a tavola, il tradizionale cenone, oltre ai piatti tradizionali delle varie regioni, prevede che sul tavolo siano sempre presenti alcune pietanze. Prima tra tutte le lenticchie che sono auspicio di ricchezza. Sul tavolo non devono mancare i chicchi d’uva da mangiare in numero dispari, ed anche il melograno che simboleggia la fedeltà coniugale. Di buon auspicio per il nuovo anno è indossare qualcosa di rosso, come pure baciarsi sotto il vischio, o gettare dalla finestra, allo scoccare della mezzanotte, oggetti vecchi come simbolo di un generale rinnovamento